Le ricerche di mercato, di marketing e i dati (1). Prontuario di Paolo Duranti

Siamo in un momento in cui AI e learning machine stanno occupando la maggior parte delle rassegne stampa sia di settore che quelle più generaliste.

Assolutamente vero, questo è il futuro, anzi ormai il presente della ricerca, allo stesso tempo vi sono molti fenomeni di mercato che hanno la necessità di essere ancorati a dei dati hard (nel senso di dati provenienti da misurazioni concrete ed oggettive e non stime).

A favore di tale teoria solo un semplice esempio: se la Coca Cola ha bisogno di identificare linee di tendenza del percepito dai suoi consumatori ha assolutamente bisogno di riferirsi a ricerche sofisticate che elaborino milioni se non miliardi di dati di orientamento e preferenze, probabilmente raccolte sul web.

Ma allo stesso tempo se la Coca Cola ha bisogno di sapere se performa meglio all’interno dell’insegna (retail) A o dell’insegna B, ha la necessità di raccogliere ed esaminare dati quantitativi provenienti da ricerche finalizzate al monitoraggio dei flussi delle merci sul territorio nazionale.

Oggi ci preme unicamente sottoporre questa riflessione per poi ritrovarci prossimamente con una disamina più particolareggiata di tale teoria.

Una ben più ampia ed articolata sequenza di articoli informativi, formativi e didattici sarà redatta nelle prossime settimane

Paolo Duranti
esperto in ricerche di mercato e dati relativi ( trade – consumo – media)
Vice Presidente di IAA – International Advertising Association
Consigliere Nazionale del Club del Marketing e della Comunicazione
pmduranti@gmail.com