Il Giornalismo Ieri, Oggi, Domani (5) ad opera di Biagio Maimone

Il Giornalismo socio-umanitario

Per far leggere, e quindi conoscere, le esigenze più vitali e profonde della nostra epoca, nonché le sue problematiche, spronando i soggetti interessati a tenerle in debita considerazione, nonché a porvi rimedio, abbiamo ritenuto necessario intraprendere un percorso di rivisitazione del modo di fare comunicazione, creando un suo segmento nuovo.

In tal modo siamo certi di poter rispondere alle istanze di tanti cittadini che affidano al messaggio il potere di intervento nella ricerca di soluzioni alle proprie necessità, di natura vitale.

Abbiamo definito tale nuovo segmento della comunicazione “Messaggio socio-umanitario”, in virtù della propria finalizzazione alla causa umanitaria che urge di far proprio un canale preferenziale, attento alla ricezione delle istanze proprie della nostra società, spesso non espresse nel modo dovuto.

Dare voce a chi non ne ha è l’intento primario di tale filone della comunicazione, che si prefigge scopi anche innovativi, in quanto desidera incidere sul tessuto socio-politico, utilizzando gli strumenti diplomatici, propri della parola costruttiva e non certamente la polemica che spesso impoverisce i contenuti facendo loro perdere la propria pregnanza.

Il cittadino è attento all’innovazione, anzi la insegue. Dire significa, per noi, far conoscere. Quante parole inutili, solamente provocatorie riempiono intere pagine di tanti giornali.

Ma é vero che il lettore le predilige? Se guardiamo al calo dell’interesse verso la lettura troveremo subito la risposta.

Comunicare significa mettere insieme anime diverse, far convergere l’attenzione sui temi della vita umana. Riteniamo, altresì, che costruire un canale nuovo per comunicare implica necessariamente attingere alla capacità creativa di chi si accinge a far vivere tale iniziativa, senza deprimere la verità dei fatti, senza voler rendere sensazionalistica la notizia, ma fonte di conoscenza.

Sarà proprio la conoscenza della realtà a farla emancipare, a farla migliorare. Non tutto va bene, come tanta parte della comunicazione giornalistica ed anche istituzionale ratifica.

Il risultato è che il piano morale della vita non migliora, anzi! Ma se il piano morale dell’esistenza si deturpa, ogni aspetto della vita umana ne soffre.

Noi vogliamo migliorare non solo materialmente la realtà, ma anche eticamente e farla assurgere dal piano dell’inconsapevolezza al piano della consapevolezza di un impegno necessario ed innovativo da parte di tutti, compresi anche i singoli cittadini.

Dunque, non più silenzio intorno al dolore della società, ma messaggi che incitino a prendersene cura. E’ questo il senso profondo del messaggio vettore di sviluppo socio-umanitario.

di Biagio Maimone
Giornalista e comunicatore, grande esperto di uffici stampa, inviato del quotidiano America Oggi, condirettore di Marketing Journal e Segretario Generale del ClubMC (<a href=”http://www.clubmc.it”>www.clubmc.it</a>)
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