A Natale dillo con un post: le campagne natalizie sui social media

Il social media marketing è ormai una ben radicata forma di marketing digitale, i social sono il “luogo” (si, intendo proprio il luogo, perché spesso rappresentano il posto virtuale in cui ci rifuggiamo dalla quotidianità), dove i più giovani passano gran parte del tempo libero, ed è lo strumento tattico da sfruttare, da parte delle imprese, per interagire con i consumatori.
E quale momento più opportuno del Natale per creare una campagna social?

Il Natale è il periodo propizio per avvicinare nuovi clienti e migliorare la relazione con quelli fedeli, è il momento in cui attendiamo con ansia le belle pubblicità, fino a qualche anno fa solo in tv, ora anche sui canali social, come Facebook, Instagram, Twitter e via dicendo. Le campagne sui social permettono lo scambio di idee, feedback, foto ed informazioni con i consumatori e tra di loro, rendendoli partecipi di un meccanismo nel quale non sono più passivi, come nel caso della pubblicità tradizionale.

Dopo il difficile Natale dello scorso anno, caratterizzato dalla pandemia e dai festeggiamenti sommessi in solitaria, quest’anno, probabilmente, avvertiamo ancora di più il bisogno di sottolineare le emozioni, di vedere quegli spot natalizi che commuovono e che mostrano, spesso attraverso lo storytelling, la bellezza della famiglia, degli affetti, e della magia, perché in fondo, a Natale, torniamo tutti un po’ bambini e speranzosi di vivere un momento speciale.

Come realizzare un “social christmas” per distinguersi

1 Muoversi in tempo: la classica frase “ma come, hai già addobbato l’albero?”, che spesso viene rivolta a coloro che non riescono ad attendere la tradizionale data dell’8 dicembre per dare il via agli addobbi, nel caso delle campagne natalizie non vale. È bene iniziare a pensare al messaggio con largo anticipo, già dall’estate, per avere il tempo di elaborare idee creative e alternative, considerando che i clienti iniziano a pensare agli acquisti per le feste già dal mese di ottobre

2 Mostrare sé stessi: è il momento ideale per avvicinarsi ai clienti, “mettendoci la faccia”, realizzando post personali, ad esempio, pubblicando foto e video di auguri da parte dei dipendenti

3 Parola d’ordine “consigliare”: nascondere un po’ il lato aziendale per favorire quello amichevole, fornendo consigli ai clienti, un po’ come farebbe un amico, consigliando regali, ricette e idee di festeggiamenti, il tutto rimandando ai link dei prodotti aziendali

4 Seconda parola d’ordine “interattività”: il periodo è favorevole alla creazione di campagne interattive con give-away, contest, gift-card, e calendari dell’avvento online. Si possono inoltre coinvolgere i clienti chiedendo di inviare video personali di auguri o estrarne qualcuno di loro come ambassador del marchio. Attenzione, però, che la partecipazione dell’utente sia facile, veloce e divertente

5 Vendere il brand non solo il prodotto: non limitatevi a pubblicizzare un singolo prodotto, ma più in generale, il brand e l’azienda stessa, cogliendo l’opportunità per mostrare chi si è e cosa si fa. Sfruttate l’opportunità del mood natalizio, anche solo per lanciare un messaggio di auguri, senza necessariamente tentare di vendere in modo esplicito un prodotto. Affiancarsi alla figura di un influencer potrebbe risultare ulteriormente strategico

6 Creare un messaggio emotivo: ogni comunicazione natalizia deve necessariamente essere legata alle emozioni, il sentimento per eccellenza del periodo è quello legato all’unità della famiglia, che seppur tanto utilizzato nel tempo, non è mai banale, e mai come durante questa pandemia ne abbiamo capito l’importanza, memori dello scorso natale in cui siamo stati impossibilitati ad unirci in grandi tavolate

7 Responsabilità sociale: proprio perché il Natale è il momento dell’anno in cui più si sottolineano i buoni sentimenti, è l’occasione giusta per approfittarne per sottolineare un eventuale comportamento sostenibile tenuto dall’azienda, ad esempio, informando sulle donazioni relative alle percentuali di incassi, raccolte di giocattoli e cibo, aiuti ai bisognosi, invitando così i consumatori ad unirsi alle azioni

8 Osserva i concorrenti: buttare un occhio attento sulle campagne dei concorrenti potrebbe essere un ottimo spunto, nel marketing, infatti, osservare gli altri non è mai sbagliato, a patto che non si tratti di copiare

9 Crea strategie ad hoc per qualsiasi canale: inviare un’email rappresenta una buona idea per realizzare un contatto personalizzato con il consumatore, da inviare già dal mese di novembre, ma creare messaggi adattati ad ogni singolo social è fondamentale, tenendo presente, ad esempio, che su Instagram i followers desiderano trovare ispirazione, su Facebook vogliono poter esprimere la propria opinione

10 Utilizza format natalizi: musica, grafiche, immagini, foto profilo e copertina, tutto deve essere “classicamente” natalizio, rispecchiando proprio quello che l’iconologia pubblica si aspetta, ma non per questo noioso

Alcuni esempi di campagne social natalizie

CERES

A proposito di contest e coinvolgimento dei clienti, il noto marchio di birre, ha pensato di chiedere ai consumatori di inviare la propria foto del classico “ugly-jumper” (letteralmente maglione brutto), tipicamente indossato a Natale, per provare a vincere una birra.

COCA-COLA

Il brand, famoso per gli emozionanti spot tv natalizi, nel 2018, ha ideato una campagna su Twitter, nella quale, ogni giorno, facendo gli auguri citava l’opera di vari artisti, collegando così l’arte al prodotto.

NUTELLA

l mini-barattolo della crema spalmabile più amata diventa una decorazione di Natale, su consiglio della stessa azienda.

STARBUCKS

Nel 2017, Starbucks, ha lanciato il contest “Progetto Give Good”, che prevedeva, per aumentare il coinvolgimento dei clienti, la possibilità di colorare a proprio piacimento le classiche tazze della caffetteria, per l’occasione completamente bianche, e di pubblicarle sui social con l’hashtag #GiveGood, per avere all’opportunità di vincere delle gift-card.

PALUANI

L’azienda ha evidenziato con un post Instagram la propria attività di donazioni, evidenziando in tal modo il personale impegno sociale, accusando, quasi in modo ironico, l’aggressività dei post sui social da parte dei così detti “leoni da tastiera”.