Organizzazione di Eventi (4): Manuale a cura di Danilo Arlenghi

Sono centinaia le tipologie di eventi ma una prima classificazione va fatta in base a chi ne è l’organizzatore: aziendali, pubblici e privati

Gli eventi privati, lo dice il termine stesso, sono quelli ideati e gestiti dalle “personas” come momenti speciali ed emozionanti riguardanti la loro sfera personale ( matrimoni, feste di laurea o di compleanno, addii al celibato/nubilato, cerimonie: battesimi, comunioni, cresime, anniversari, etc)

Gli eventi pubblici sono quelli ideati e coordinati da Istituzioni locali o nazionali, Associazioni, Enti, Organizzazioni, etc che coinvolgono un gran numero di persone come spettatori e che hanno natura politica, religiosa, sociale, culturale, artistica, spettacolare, sportiva, di intrattenimento, etcc

Gli eventi aziendali sono quelli ideati ed organizzati da aziende o agenzie con connotazione corporate, commerciale, promozionale, o di comunicazione per pubblici interni o esterni delle imprese.

Eventi aziendali, dunque. Ma che tipo di evento? Per dividerne le varie tipologie, bisogna innanzitutto definire a chi è rivolto l’evento:

• Evento B2C rivolto al target Consumer, al pubblico: un evento aperto a tutti, dove chiunque può entrare, partecipare alle attività, informarsi ed aprire un dialogo con l’azienda.
• Evento B2B rivolto al target Trade, ad una lista business di invitati: un evento in cui partecipano la filiera commerciale, clienti o fornitori selezionati, divisi per segmento, area di interesse o secondo altri criteri.
• Evento B2I rivolto al target Interno o correlato all’azienda: un evento dedicato solo ai partner aziendali, agli sponsor, a fornitori o ai dipendenti e collaboratori stessi dell’azienda.

Qual è l’obiettivo principale?

Una volta stabilito il pubblico al quale “parlare”, non possiamo prendere in esame le tipologie d’evento senza correlarle direttamente ai loro obiettivi.

Identificare un obiettivo preciso per un evento non è sempre facile come sembra. Partiamo dall’identificazione di alcuni degli obiettivi principali che può avere un evento, descrivendoli brevemente:

• Acquisizione: acquisire nuovi clienti e farsi conoscere facendo parlare di sé, ampliando la brand awareness. In quest’ottica, si può puntare all’aggressione di nuovi segmenti di mercato, di una tipologia di utenti diversa da quella già posseduta o di aree di mercato non insediate.
• Lancio: lancio di nuovi prodotti/servizi, oppure novità di qualsiasi tipo riguardanti l’azienda. Il lancio può essere inteso anche come prima apparizione sul mercato di un brand o dell’azienda stessa, con l’obiettivo quindi di far colpo sul pubblico.
• Informazione: informare riguardo attività, iniziative, appuntamenti futuri riguardanti il core business dell’azienda.
• B2B: detto anche Business to Business. Si intende qualunque obiettivo rivolto ad altre aziende. Volto alla ricerca di nuovi partner commerciali, alla conquista di sponsor, alla scelta di fornitori, alla cooperazione con aziende correlate, eccetera.
• Formazione: solitamente rivolti a dipendenti e futuri collaboratori. Gli eventi di formazione hanno lo scopo di ampliare le conoscenze degli invitati. Servono per formare, quindi, su novità del mercato di riferimento, corsi professionali, politiche aziendali, risultati commerciali e tanto altro.
• Interni: chi non ha mai partecipato ad un evento aziendale per festeggiare la fine dell’anno lavorativo o, comunque, l’importanza dell’organizzazione? Lo scopo è semplicemente quello di gratificare i propri dipendenti, facendoli sentire fieri di far parte di una “grande famiglia”. Sicuramente, il fine ultimo, è diminuire il turnover dei propri collaboratori, e farli sentire partecipi dei valori aziendali, aumentandone soddisfazione e produttività.

Il Presidente Nazionale ClubMC
Editore Marketing Journal
Titolare Party Round Green
Danilo Arlenghi
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