Organizzazione di Eventi (15): Manuale a cura di Danilo Arlenghi

6 fase – Il Budget Plan per un evento di successo

In molti pensano che la chiave per organizzare un evento di successo sia la creatività, l’idea giusta, la location d’eccezione. Non è esattamente così.

Per organizzare efficacemente un congresso, un convegno, un qualsiasi evento di rilievo bisogna prima gettare delle solide fondamenta. E il budget plan è proprio questo: lo strumento fondamentale per avere tutto sotto controllo e raggiungere l’obiettivo prefissato in maniera ottimale, senza brutte sorprese.

Tutti gli eventi, nessuno escluso, comportano dei costi di organizzazione e di gestione.

Il budget plan permette di pianificare le spese e i ricavi: un passaggio fondamentale per guidare l’intera realizzazione dell’evento, in base alle risorse finanziarie che si hanno a disposizione.

Nella pratica il budget consente di individuare quali sono gli obiettivi, le opportunità, ma anche i limiti nell’organizzazione di un evento.

Il termine “limite” non deve far pensare necessariamente a qualcosa di negativo, anzi. Permette di concentrarsi su ciò che è realmente indispensabile ed efficace, e innesca un circolo virtuoso di ricerca e problem solving.

Proprio per questo, bisogna considerare ogni singola voce di spesa, compresi (soprattutto) eventuali imprevisti.

Grazie alla messa a punto di un budgt plan esaustivo è possibile verificare in anticipo se la capacità finanziaria è sufficiente a coprire l’intero ammontare dei costi e individuare le strategie corrette per ricercare sponsor e partnership.

Per redigere un budget plan accurato è bene partire dalle domande fondamentali:

Quanto posso investire?

Quanto voglio incassare?

Ma soprattutto…

Posso affrontare l’evento?

Quello che è davvero importante, e per niente scontato, è capire in che misura il denaro sia un mezzo oppure un fine per l’organizzazione dell’evento.

Questo infatti incide pesantemente non solo sulla previsione del budget, ma anche sul raggiungimento del fine per cui si sceglie di organizzare un evento.

Per fare un esempio pratico: gli eventi non profit hanno come obiettivo specifico proprio quello di raccogliere denaro, in altri casi l’evento può avere uno scopo diverso, e allora i costi rappresentano un vero e proprio investimento in vista di un fine più ampio.

O ancora, ci sono eventi in cui sono previsti dei ricavi, per esempio la vendita di biglietti, la raccolta di offerte, la sottoscrizione di quote associative, la vendita di gadget e materiale promozionale. In questi casi gli incassi potrebbero non essere l’unico obiettivo dell’evento, oppure potrebbero semplicemente servire a sostenerlo.

LA GESTIONE CONTABILE

Per capire meglio in cosa consiste la gestione contabile di un evento possiamo suddividerla in quattro fasi:

  1. previsione delle spese
  2. previsione delle entrate
  3. gestione delle spese
  4. gestione delle entrate

PREVISIONE DELLE SPESE

Una parte fondamentale della prima fase dell’organizzazione di un evento è la redazione del programma di svolgimento. Questo documento va analizzato da un punto di vista contabile, prendendo in considerazione tutte le singole attività che lo costituiscono.

Una volta messe nero su bianco tutte le azioni necessarie per la realizzazione dell’evento, bisogna quantificare in maniera preventiva i costi da sostenere.

In questa fase è opportuno essere attenti ed esaustivi, avere a disposizione tutti i preventivi richiesti ai fornitori (affitto location, catering, noleggio attrezzature, spazi promozionali…), proprio per evitare costi imprevisti, che sono i più difficili da gestire.

Per esempio, se si vuole organizzare un congresso medico-scientifico, è necessario scomporlo nelle singole attività, che potrebbero essere:

  • la stampa degli inviti;
  • i costi di affrancatura;
  • i costi di affissione dei manifesti;
  • l’affitto della location;
  • il compenso dei relatori;
  • i rimborsi di trasferta per i relatori;
  • il servizio di catering;
  • l’affitto di attrezzature tecniche…

PREVISIONE DELLE ENTRATE

Una volta individuate le spese, si passa alla seconda fase: individuare le fonti di finanziamento e il rispettivo ammontare.

Quali potrebbero essere le fonti di finanziamento? Ecco qualche esempio:

  • apposite risorse per l’evento;
  • contributi esterni provenienti da privati (sponsorizzazioni);
  • enti pubblici;
  • quote di iscrizione;
  • altri contributi finalizzati…

Un consiglio pratico per ottimizzare al meglio questo lavoro? Usate una tabella, o meglio ancora un Foglio di calcolo (Excel, Numbers, Fogli di Google…).Ti permetterà di monitorare tutti i costi previsti e la progressione delle spese effettuate.

Danilo Arlenghi
Presidente Nazionale ClubMC
Editore Marketing Journal
Titolare Party Round Green
Danilo Arlenghi
daniloarlenghi@partyround.it
www.partyround.it
Tel mob: 393 9402049

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