Nft e Metaverso sono già passati di ‘moda’? Cala l’interesse nelle ricerche

Forse si è trattato di un trend passeggero, questo sta ancora al tempo deciderlo, ma Nft e Metaverso potrebbero già essere passati di ‘moda’. Guardando alle ricerche di Google trends infatti, dopo un boom degli scorsi mesi, l’interesse su questi universi virtuali sembrerebbe essere drasticamente calato.

Entrando nei dettagli, va specificato che le tendenze di Google non sono uno strumento specifico per analizzare il fenomeno, tuttavia forniscono preziosi dati interpretativi e sono funzionali come da base di analisi per determinare il livello di popolarità di un asset o segmento di mercato.

Un aumento del numero di ricerche indica un interesse crescente, che può riflettere un aumento dei prezzi o un’espansione della base di utenti del termine di ricerca. Negli ultimi tempi, le ricerca online per i termini non-fungible token (Nft) e Metaverse sono in forte calo, a dimostrazione che l’interesse degli utenti nel fenomeno sta già scemando, causa forse anche il bombardamento mediatico che da un po’ di tempo a questa parte ha saturato e sovraesposto il pubblico a queste tematiche.

Per quanto riguarda il Metaverso, le ricerche sono esplose tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre, in concomitanza con il cambio di nome di Facebook in Meta; è da quel momento che anche la moda ha messo gli occhi sulle potenzialità di business in un mondo virtuale, e sono letteralmente fioccate le iniziative da parte delle maison del lusso che hanno iniziato a muovere i primi passi in questo nuovo e inesplorato campo.

Da Gucci a Balenciaga, passando per Dolce&Gabbana e Cavalli, fino a Nike e Adidas (tra i tanti), da quel momento in poi è iniziata la corsa del fashion system alla scoperta del Metaverso.

Per quanto riguarda gli Nft, questi hanno avuto un grande boom nel 2021, muovendo circa 25 miliardi di dollari (22,6 miliardi di euro) durante l’intero anno, cifra vertiginosa soprattutto se si compara con quella del 2020, quando l’importo era inferiore a 100 milioni di dollari (circa 90,5 milioni di euro), secondo DappRadar.

Tuttavia, sebbene l’interesse nei non fungible token sia costantemente aumentato nel tempo fino a diminuire a distanza di meno di un anno, non ha comunque mai raggiunto i livelli di interesse del Metaverso.

A conferma di un non effettivo coinvolgimento da parte della popolazione, anche un sondaggio condotto da Klaviyo, piattaforma di marketing, che ha scoperto che Metaverso, Nft e criptovalute potrebbero essere solamente questo: clamore e niente di più concreto; in quanto gli intervistati non sono sembrati essere tanto propensi nell’investire in questi mercati.

In generale, c’è ancora un’ampia divergenza di opinioni riguardo la terra virtuale prefigurata da Mark Zuckerberg. Secondo la banca JP Morgan, che ha già un suo spazio virtuale, questo mercato potrebbe muovere trilioni di dollari nei prossimi anni.

Tuttavia, la maggior parte della gente comune non sembra condividere tutto questo entusiasmo per la tecnologia. Per il fashion, invece, per quanto sembri un’opportunità allettante di business, fino ad adesso ha portato anche a molti contenziosi legali; in un contesto ancora così poco strutturato, sono numerose le possibili criticità che possono mettere in difficoltà le aziende sotto il profilo della tutela dei marchi e dei diritti di proprietà intellettuale.

Di Tiziana Molinu