La Comunicazione del Food & Beverage (12) grazie a Giorgio Vizioli

Intervista a Miki Degni: usare il prodotto per promuovere il prodotto

Comunicare i messaggi del Food & Beverage attraverso l’arte e la creatività. È questa la strada seguita da uno dei comunicatori più efficaci e originali tra quelli che sono attivi oggi in Italia: Miky Degni. Professionista dalla personalità poliedrica: artista, pubblicitario, pittore, creativo…

Come si definisce?
Diciamo che nella mia carriera ho attinto moltissimo da un creativo che mi è stato di esempio. Armando Testa. Quindi, se mi devo definire, dirò che mi occupo di comunicazione visiva, usando tutti gli strumenti necessari per fare buona pubblicità.

Ed essendo un creativo dell’era pre-computer, ho ancora una visione romantica di questo mestiere, che va oltre la tastiera. Utilizzo ancora le mie capacità manuali, spesso sconosciute alle nuove generazioni.

È celebre per le tue creazioni artistiche realizzate con il vino: come è nata l’idea di questa tecnica?

È nata dall’idea di fare una comunicazione diversa, non convenzionale, ovvero andando oltre la classica pagina di pubblicità, a dire il vero un po’ superata. Quindi di utilizzare direttamente il prodotto per promuovere il prodotto. L’idea non sta tanto nella tecnica ma nella concezione di un uso diverso del mezzo.

Da comunicatore come vede l’utilizzo delle tue tecniche?

Sono tecniche non convenzionali che possono funzionare per alcuni argomenti, ma non per altri. Faccio un esempio: utilizzo il linguaggio dell’arte per comunicare la bellezza del vino, che sento anch’esso come un’opera d’arte. Non potrei farlo se dovessi pubblicizzare un’azienda che non sento o non è nelle mie corde.

Le sue creazioni si possono utilizzare solo per il vino o anche per altri prodotti?
Partiamo dal presupposto che ogni cosa che contiene un pigmento nelle cellule vegetali può essere usato come colorante, pertanto, anche altri prodotti potrebbero prestarsi come coloranti comunicativi: pomodori, frutta, verdura, the, caffè…

Solo bevande?

Oh no, anche prodotti non ingeribili. Tempo fa, esattamente nel 2000, realizzai una serie di tele con prodotti di bellezza per un’aziendacanadese MAC Cosmetics, utilizzando rossetti, glitter, smalti per le unghie, aprendo il vernissage con una performance di body painting.  

Quale valenza comunicativa vedi nei tuoi lavori, dal punto di vista pubblicitario?

Il punto di forza di questo format pubblicitario sta nel rendere l’advertising una forma di intrattenimento piacevole, compatibile con i valori del target che si vuole raggiungere. In questo caso attraverso la cultura, l’arte, la musica e il turismo.

Non a caso questa modalità comunicativa include tutte queste caratteristiche diventando una campagna pubblicitaria itinerante che sostituisce la pagina di un giornale. E soprattutto, cosa da non sottovalutare, con un investimento di gran lunga inferiore alla carta stampata.

Giorgio Vizioli
Comunicatore e Giornalista, dal 1990 titolare dell’Agenzia Studio Giorgio Vizioli & Associati di Milano (www.studiovizioli.it), ha ricevuto il Premio “Ufficio Stampa di Eccellenza 2019” del GUS (Giornalisti Uffici Stampa) Lombardia
Membro del Comitato Direttivo del ClubMC
giorgio.vizioli@studiovizioli.it