Il Giornalismo Ieri, Oggi, Domani (11) ad opera di Biagio Maimone

ll Giornalismo on-line e il sogno di un dialogo universale senza frontiere

Si è diffuso, a partire dagli anni 90, una nuova forma di giornalismo frutto del divenire della tecnologia informatica e di un nuovo modo di intendere l’informazione. Si tratta del giornalismo denominato “giornalismo on-line”, in inglese web journalism.

Esso nasce nel 1992 negli Stati Uniti e, in Italia, nel 1994. Gli inizi di tale nuovo metodo comunicativo vedono la coesistenza di entrambe le forme giornalistiche, ossia il giornalismo cartaceo e quello on-line. Tuttavia, sin dall’inizio, si intravvede la difficoltà del giornalismo cartaceo di conservare il suo primato.

Pian piano inizia ad affermarsi, in modo dirompente, il giornalismo on-line in quanto di facile consultazione, di facile lettura ed in quanto riporta la notizia in tempo reale.

Si apre una nuova epoca per l’informazione. Essa è legata non solo allo sviluppo di una nuova tecnologia informatica, ma anche ai costumi dell’epoca contemporanea, connotata dall’esigenza di interattività e di  multimedialità al fine di lavorare meglio e realizzare facilmente l’acquisizione dei dati di cui si ha bisogno per produrre ed anche per conoscere in modo veloce, attraverso l’utilizzo di una modalità che raggiunga ogni contesto, ogni angolo  della terra, anche il più lontano.

Si allargano, in tal modo, gli orizzonti, diventando globali, facilmente raggiungibili attraverso il web.

Il giornalismo non può che adeguarsi al nuovo mondo che avanza sempre più, proprio in quanto, da sempre, lettore ed interprete della realtà in ogni sua forma.
Deve adeguarsi e non può non farlo per sua intrinseca natura, che è quella di comunicare e raggiungere ogni persona, dovunque essa sia.

Ed è così che il giornale cartaceo sembra rimanere sempre più un ricordo. Non viene, tuttavia, archiviato, in quanto ancora buona parte dei lettori ambisce a leggere le notizie sul giornale cartaceo.

Non si tratta solo di nostalgici, ma di persone che non amano la fretta e che desiderano sottoporre al vaglio ogni notizia, amano riflettere e amano la buona lettura, garantita, ancor più, dal giornale cartaceo, che può godere dell’apporto di intellettuali, di ricerche e di studi, che sono meglio descritti dalle non “volatili” pagine di carta dei vari giornali.

Siamo certi che, accanto al giornalismo on-line, vi saranno sempre, anche se in quantità più esigua, le pagine cartacee dei giornali.

Volendo tracciare un percorso storico deI giornalismo on-line bisogna narrare quel che avviene nel mondo.

In America, nel 1998, si verificò un fatto giornalistico di estremo rilievo che cambiò le regole del mondo dei media.

Tale evento è legato  al caso Clinton-Lewinsky, conosciuto come sexgate.

L’ ampia pubblicazione di servizi, a cui diede vita, costrinse le testate giornalistiche ad anticipare gratuitamente, sul proprio sito, gli articoli, al fine di non essere anticipati dalla concorrenza. Da allora in poi i giornali on-line facilitarono i tempi della notizia facendo sì che essi si diffondessero in tempo reale, rispetto a quanto avveniva con i giornali cartacei.

Ed è per tale motivo che, dal 1999 in poi, tutte le maggiori case giornalistiche avranno un sito web.

L’attentato alle torri gemelle può essere considerato un evento che influì anche  sull’affermazione del giornalismo on-line, in quanto milioni di utenti si collegarono ai siti di news on-line in cerca dell’ultima notizia. Questo fatto attestò come le regole dei media stessero cambiando.

Le testate giornalistiche furono indotte ad adottare un nuovo metodo, che si concretizzava nell’ approfondire il fatto negli articoli cartacei e nel raccontare, in tempo reale, lo svolgimento dei fatti sul sito web, compensando così lo svantaggio dell’informazione su stampa cartacea, che arriva al lettore molte ore dopo l’accaduto.

Si parte dall’America per arrivare a tutte le altre nazioni del mondo. Si può affermare che l’America sia antesignana non solo dello sviluppo tecnologico, ma anche del percorso innovativo dell’informazione.

Nel 1994 in Italia “L’Unione Sarda” entra nel percorso web.

Nel 1996 nasce un vero e proprio quotidiano on-line, denominato Affaritaliani.it, fondato da Angelo Perrino. Di esso non esiste una testata cartacea.

Si è trattato di vera innovazione giornalistica in quanto esso forniva un’ informazione ampia, completa e facilmente consultabile.

Si può affermare, pertanto, che Affariitaliani.it, in Italia, segna una vera e propria svolta giornalistica.

La redazione on-line è costituita dalle seguenti sezioni: Politica, Economia, Cronaca , Sport, Milano Italia, Culture/Costume, Mediatech, Entertainment.

La cultura informatica si afferma ed anche la diffusione della banda larga e dei social network. La rivoluzione tecnologica diviene, in tal modo, fautrice della trasformazione del  mondo della comunicazione.

Velocità, interattività, multimedialità divengono i capisaldi dai quali  l’informazione dovrà prendere le mosse.

Le notizie sono scritte esclusivamente per la rete, non sono una copia degli articoli cartacei.

Le grandi testate, tra cui il Corriere della Sera, Repubblica, Guardian ed il New York Times rendono noto che il numero dei propri lettori web supera quello della versione cartacea.

Ed è ovvio che gli investitori prediligano finanziare il web journal ed acquistare spazi pubblicitari all’interno di esso, in quanto molto seguito dagli innumerevoli lettori on-line.

E’ ben evidente che è cambiata definitivamente la cultura dell’informazione. La possibilità di pubblicare informazioni è alla portata di tutti e garantisce ancor più, in modo davvero rimarchevole,

il mondo della pubblicità legato al giornalismo.

Web ed economia ora camminano insieme. Il web, pertanto, non può essere eluso o considerato informazione di basso valore. Anzi, diviene il veicolo comunicativo più vantaggioso considerata la moltitudine di coloro che ad esso fanno riferimento.

Il giornalismo tradizionale entra in crisi  e fa fatica a confermarsi come garante della veridicità della comunicazione. Ma solo per poco tempo, in quanto anch’esso si trasforma per accogliere il nuovo e governarlo. La comunicazione è l’ambito più favorevole, infatti, perché si attui un processo innovativo.

Ed è per tale motivo che il giornalismo si adegua al web, alimentando le caratteristiche professionali che da sempre gli appartengono, ponendole al servizio della rete affinché essa offra contenuti di valore autentici e lontani  sempre più dalle fake news. In tal modo non rinuncia alle proprie regole deontologiche ed al proprio valore culturale, anzi li pone al servizio della rete e dei suoi utenti.

Il giornalismo del futuro sarà, pertanto, multimediale ed interattivo. Le informazioni sono raccolte non solo dalle cronache, dalle interviste, dalle agenzie di stampa, ma anche dalle fonti che si trovano su internet.

Le informazioni non sono solo testi scritti, ma anche immagini, filmati o file audio. I redattori devono necessariamente essere capaci di utilizzare i vari linguaggi multimediali, che non sono solo testi scritti, ma anche immagini, filmati o file.

Il lettore può sfogliare gli articoli secondo un percorso personalizzabile, non vincolato dalla successione delle pagine, come avviene nei giornali cartacei.

I giornali on-line si trasformano in  “ipermedia” o “ipertesto multimediale”. Gli ipermedia utilizzano più codici di comunicazione, ossia foto, testo, video e audio. Nel contempo, possono essere letti in modo non lineare.

Il lettore gode di possibilità interattive, che con il giornale cartaceo non aveva. Può, difatti, selezionare le notizie preferite o richiedere ulteriori servizi.

Infatti, il flusso di informazioni non è a senso unico come nel caso della radio e della televisione.
Il contenuto di un giornale online può essere aggiornato continuamente, con notevole vantaggio per i lettori, che non devono attendere molte ore per conoscere i fatti accaduti, come per il giornale stampato.

Internet, inoltre, offre la garanzia della libera informazione, in quanto ogni utente può pubblicare un suo contenuto in rete. Ed ecco che il lettore diviene, a sua volta, “un narratore”.
Narrare esce dal terreno del privilegio e diventa un fatto democratico, possibile a tutti. In poche parole, tutti siamo narratori di piccoli eventi o di grandi eventi.

Non è, per caso, il sogno di ognuno essere “uno scrittore”?  

Certo, ognuno vuole far conoscere qualcosa di sé agli altri, vuole dialogare con molti, con altre nazioni ed altri continenti. Vuole dialogare con il mondo intero.

Prima era un sogno, ora, con internet, tutto ciò è diventato realtà.
Ed, allora, comunichiamo!

Certo pochi saranno grandi firme giornalistiche, ma sicuramente tutti potranno essere “giornalisti “o meglio comunicatori.

Ed è anche possibile che voler comunicare diventi il modo per costruire dimensioni democratiche, in cui tutti dialogano e si confrontano, al di là di ogni credo, di ogni fede politica, di ogni  ideologia, al di là di paure razzistiche o credenze, che limitano l’accoglienza dell’altro, in quanto, già interagendo in rete, siamo tutti amici in qualsiasi angolo della terra dimoriamo.

Questo è il sogno della comunicazione on-line? Certo, potrebbe esserlo.

Ma anche se non lo fosse, tuttavia realizza quel tanto ambito ed agognato dialogo universale!

di Biagio Maimone
Giornalista e comunicatore, grande esperto di uffici stampa, inviato del quotidiano America Oggi, direttore responsabile di Marketing Journal e Segretario Generale del ClubMC (www.clubmc.it)
biagio.maimone@gmail.com

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