I cartelloni pubblicitari si fanno 3D: la nuova tendenza del Digital Out Of Home cresce (anche) in Italia

C’è un nuovo trend che prende sempre più piede nel settore dell’advertising ed è quella del Digital Out Of Home (DOOH), la pubblicità digitale all’esterno, che utilizza cartelloni pubblicitari in 3D per catturare l’attenzione dell’utente con effetti speciali.

Un mercato in crescita costante, così come crescono gli investimenti delle realtà dell’adv: si stima, infatti, che la DOOH rafforzerà il proprio valore ulteriormente, passando dai 15,3 miliardi di dollari del 2018 agli oltre 19 miliardi previsti per l’anno venturo.

Numeri che confermano il trend positivo del settore pubblicitario in cui, secondo i dati dell’Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano, gli investimenti in digital advertising del 2021 valgono oltre 4 miliardi di dollari, il 23% in più rispetto al 2020.

L’agenzia creativa Youthquake è tra le prime in Italia a sfruttare il DOOH

Si inserisce in questo contesto Youthquake (https://www.youthquake.it/it), agenzia creativa data-driven con sede a Milano e Londra, che si conferma essere una delle prime realtà in Italia ad approcciare l’universo della pubblicità digitale out of home, sfruttando le potenzialità dei cartelloni pubblicitari in 3D per incrementare il coinvolgimento degli utenti e potenziarne le interazioni.

“Questo utilissimo formato pubblicitario, di cui si parla ormai da un po’ di tempo ma che sta ufficialmente entrando nel mercato italiano solo in questi mesi, si è evoluto ulteriormente e ha integrato le potenzialità degli effetti 3D nel design creativo, mettendo così lo spettatore nella condizione di sperimentare un prodotto attraverso una modalità innovativa” – spiega Matteo Milione, Managing Partner di Youthquake – “Secondo le nostre stime, i consumatori sono infatti circa 13 volte più propensi a essere coinvolti da un contenuto tridimensionale rispetto a quello in 2D”.

Integrazione, interazione e connettività

L’attrazione generata dal DOOH, infatti, è guidata da una maggiore integrazione delle tecnologie digitali nella vita delle persone e dalla modalità con cui queste ultime interagiscono con esse. Inoltre, la continua evoluzione delle Smart Cities, che offrono connettività veloce, e le enormi quantità di dati sugli utenti che le aziende acquisiscono quotidianamente, sono due fattori chiave nel successo del digitale out of home.

Per questo motivo, questa forma interattiva di pubblicità è entrata a gamba tesa nella quotidianità degli inserzionisti, che hanno trovato così un nuovo spazio creativo illimitato e dall’estremo potenziale.

Con il DOOH la pubblicità diventa un’esperienza

Cosa significa, quindi, tutto questo, per chi opera nel settore pubblicitario? Innanzitutto più possibilità di innovare le proprie campagne di comunicazione, per attrarre e mantenere l’attenzione dei clienti, ma soprattutto per misurarne l’efficacia con l’analisi dei risultati, e poi un rinnovato modo di osservare le pubblicità fuori da casa, trasformando i cartelloni in vere e proprie esperienze per milioni di consumatori.

“Con le campagne di 3D DOOH che abbiamo svolto nel 2021 i nostri brand clienti sono riusciti a capitalizzare su di esse e a ottenere un solido ritorno sull’investimento. Grazie all’attività degli utenti, infatti, che hanno generato un flusso di dati dalle loro interazioni con la pubblicità, siamo riusciti a chiudere il cerchio per l’ottimizzazione e la misurazione, dando tangibilità e dimostrando l’efficacia del DOOH nell’era connessa”, conclude Milione.