Comunicare gli eventi al meglio: le novità dei social media

Che il mondo dei social media sia in continua evoluzione, è una cosa risaputa, così come ogni mese – o anche ogni settimana – ci sono delle novità che hanno un impatto più o meno  considerevole anche per i meeting planner. Comunicare un evento sui social media sia prima che durante e soprattutto dopo è infatti importante per creare attenzione, rafforzare il brand, e non solo. 

I social servono anche a dare informazioni in modo immediato e real time, attrarre partecipanti e trasformarli in ambassador oltre che per raccogliere le impressioni sia a caldo che mesi dopo. Ecco perché bisogna avere sempre le antenne drizzate per capire quali sono le nuove tendenze.

E cosa è successo di recente che possa interessare il mondo degli eventi? Ecco una selezione delle novità più rilevanti sui social media per gli eventi che riguardano Instagram, Twitter e LinkedIn. Vediamole insieme.

Come creare reel più coinvolgenti su Instagram con i template

Instagram piace sempre di più, e non solo ai più giovani, ma anche a chi organizza eventi. Da social considerato prettamente d’immagine, negli ultimi anni, complice anche la comunicazione in pandemia, è diventato sempre più un social di contenuto

Instagram è quindi da tenere in considerazione quando si racconta un evento con post, stories o con i reel, ossia i video brevi. E proprio da questi partiamo per una interessante novità utile a chi non sa che reel postare o su quali aspetti puntare per valorizzare il suo evento, per esempio nel “prima” o nel “dopo”. 

Di recente Instagram ha creato i “modelli” di reels, ossia dei template da cui prendere ispirazione ed essere “sicuri che funzionino”.

Avete presente quando guardate un reel di qualche altra agenzia o creator e trovate che quel filtro possa essere interessante per voi così come altri dettagli? Ecco, da questo momento in poi non dovrete preoccuparvi particolarmente perché al momento di creare il reel potrete cercare tra i template il filtro che più vi piace o replicare le strutture dei video che vi hanno colpito.

Cosa significa questo? Che magari potete occuparvi di più del contenuto e meno della forma, nel senso che avete già un set da cui partire. Da sapere: se non vedete ancora questa funzionalità, aspettate qualche tempo o aggiornate l’app.

Le notes di Instagram per coinvolgere i partecipanti agli eventi

E non di soli video vive Instagram, ma anche di contenuti scritti, ossia le Notes.

Tra le novità del social di casa Meta o meglio tra i test c’è proprio questa feature che dovrebbe funzionare così: le persone possono pubblicare delle brevi note nella cerchia di amici stretti o di semplici follower. Si tratta di note di non oltre 60 caratteri che si troveranno nella posta privata di Instagram (DM, direct messages) con un pulsante ad hoc per metterle in evidenza. Avranno una durata di 24 ore, dopodiché non saranno più visibili. 

Perché una funzione del genere? Per favorire l’engagement, indubbiamente, e per i meeting planner potrebbe essere una soluzione per evidenziare alcuni aspetti dell’evento, alcune promo o dare delle comunicazioni in anteprima ai propri follower che devono “catturare” nell’arco delle 24 ore. Staremo a vedere come si evolverà e se queste Notes incontreranno il gusto degli amanti di Instagram. 

LinkedIn: aumentare il branding dell’evento con i repost 

Per quel che riguarda LinkedIn, non siamo nell’ambito dei test, ma in quello delle certezze visto che il social network di Palo Alto ha già incrementato la nuova funzionalità dei repost

Sostanzialmente, da qualche settimana, quando si sta scorrendo un post sul feed e ci si accorge che è qualcosa che interessa, oltre a mettere una reaction, commentare o inviarlo a qualcuno, si può condividerlo sulla propria bacheca in maniera diversa. 

Cliccando infatti su “share” o “condividi” LinkedIn vi suggerisce se “limitarvi” a ripostarlo senza aggiungere nulla o invece integrando il tutto con le proprie considerazioni. La seconda cosa è sempre consigliata perché ricondividere senza metterci del proprio non aiuta la diffusione di quel post né tantomeno in ottica di personal branding. Ma che adesso sia proprio il social a dire in che direzione andare è sicuramente una novità e una funzione utile.

E lo è anche per la pagina aziendale, dell’evento o dell’organizzazione: aiuterà infatti chi vuole condividere un post a farlo in modo più “personale” o quantomeno “si ricorderà” che sarebbe importante farlo. E magari, d’ora in poi, vedremo meno repost muti e più post in cui partecipanti, sponsor, organizzatori ecc… dicono la loro e valorizzano l’evento. 

Personal branding e corporate branding: come migliorarlo con LinkedIn

LinkedIn propone novità interessanti anche sia in ottica di personal branding che di corporate branding. Chi ha attivato la modalità creator potrà inserire un link in alto nel proprio profilo in modo che sia immediatamente visibile quando una persona vi “visita”. Per chi non lo sapesse, la modalità creator è una funzionalità creata per i profili che postano spesso contenuti e vogliono sfruttare LinkedIn per posizionarsi come esperti in merito a determinati argomenti. Attivarla è facile: basta andare tra le risorse sul proprio profilo e cliccare su modalità creator, dopodiché si può indicare fino a un massimo di 5 argomenti di cui si parla su LinkedIn. 

Tornando al link che è possibile inserire sul proprio profilo, potrebbe essere per esempio al sito dell’agenzia o a una pagina in particolare così come al sito dell’evento. Inoltre è possibile “customizzare” il link ossia anziché renderlo visibile come URL, creare un testo ancora che spieghi dove porta quel link. Che potrebbe essere il nome dell’evento per esempio o il proprio ruolo dentro l’azienda. 

Twitter: coinvolgere influencer, sponsor e partecipanti con i tweet collaborativi 

Anche Twitter, infine, ha delle novità di rilievo che interessano i meeting planner. Una di queste, molto importante, è la funzione Unmention. Vale a dire che le persone che sono state menzionate in un tweet possono rimuoversi dalle conversazioni indesiderate. Si tratta di un test che è stato avviato nell’aprile scorso e che è ormai una realtà. Perché è importante? Perché quando si fa il live tweeting di un evento, per esempio, c’è la tendenza a taggare le persone anche se non partecipano, solo per garantirsi un retweet. 

Se si è consapevoli di questa nuova funzione, si cercherà – o almeno si spera – di taggare chi è presente o chi in qualche modo è interessato all’evento anche se non sta partecipando.

Altra novità di Twitter, in fase di test, sono i tweet collaborativi, i cosiddetti CoTweet. Di cosa si tratta? Della possibilità di scrivere un tweet invitando un altro account a contribuire. La collaborazione sarà visibile sul tweet, così come già avviene su Instagram.  Sostanzialmente si vedrà nel feed che gli autori di quel tweet sono due. Per esempio: agenzia X e influencer Y, ma il tweet sarà unico.

Lato meeting planner è un’opportunità non da poco perché si possono fare delle promozioni incrociate insieme agli influencer, ossia creare un tweet con l’account dell’evento insieme a un nome noto in quel settore che ovviamente farà innalzare le visualizzazioni e le interazioni e, perché no, anche i follower. 

di Cristina Maccarrone
su

http://www.meetingecongressi.com