Come una buona esperienza di tirocinio può influire sul tuo futuro lavorativo dei giovani di Sara Battaglia

“Tutti hanno fatto la gavetta”

“Ma tu sei giovane e fai parte di quella categoria che non ha voglia”

Classiche frasi pronunciate da persone adulte nei confronti dei giovani neo lavoratori, ma per quale motivo dicono questo?

Da anni ormai, verso la conclusione di un percorso scolastico, i giovani studenti vengono “spinti” nel mondo del lavoro grazie a periodi di stage e tirocini, parte integrante del percorso di studio.

Queste esperienze sono vere e proprie “relazioni di apprendimento” svolte inambienti professionali e hanno, dunque, la finalità di immergere gli studenti nella realtà lavorativa, offrendo lorouna formazione completa.

Alcuni buoni motivi per fare un’esperienza di tirocinio

Senza ogni dubbio, le attività di tirocinio permettono di fare esperienza con un approccio più pratico del solito.

È risaputo infatti, che gli istituti scolastici offrono un impatto prevalentemente teorico, e appunto per questo motivo, un’esperienza di lavoro è essenziale per mettere in pratica le conoscenze acquisite e, allo stesso tempo, acquisirne di nuove; un conto è la teoria e un conto è la pratica.

Un altro punto a favore è, dunque, la crescita personale; cercare di implementare il proprio bagaglio culturale, attraverso nuove competenze “extra professionali”, che saranno utili sia a livello personale, che professionale.

Il tirocinio è inoltre in grado di fare acquisire agli studenti una nuova skill, il lavoro in team; è molto importante per il lavoro il confronto con i colleghi, c’è differenza tra un rapporto tra alunno e professore e una relazione tra lavoratori.

È molto importante, inoltre,la scelta del posto di lavoro; la sicurezza di trovarsi in un ambiente che possa motivarti e aiutarti a crescere è essenziale, come collaborare con persone disponibili, simpatiche e disposte ad aiutare e insegnare.

Riprendendo le tue citazioni iniziali, sono dell’idea che sia inutile accontentarsi di fare un’esperienza controvoglia, non piacevole, non motivante e non coerente con il percorso di studi fatto poiché si va incontro a una vera e propria perdita di tempo, con il rischio di precludersi future postazione ed esperienze in quel determinato settore.

Consigli utili
A nessuno piacciono le tipiche frasi “grazie, le faremo sapere.”“Terremo in considerazione il suo CV per future assunzioni”
La prima impressione che mostri di te è fondamentale, soprattutto ad un datore di lavoro.
Avere un buon CV non basta, bisogna dimostrare di essere persone disponibili, educate, affidabili, motivate, informate, ma soprattutto, con voglia di crescere e imparare.
Cosa non dice un CV? È bene ricordare che dietro un curriculum c’è una persona, un mondo da scoprire.

*Nell’ufficio assunzioni
Datore di lavoro :“stiamo cercando un manager affidabile, lungimirante, automunito, che sappia lavorare in team, produttivo, creativo eccc”
Candidato: “se mi assumete vi aiuto a cercarlo”

Link utili:
Libri, consigli su come scrivere cv
Libro: le faremo sapere – denis murano
Consigli cv- blog

di Sara Battaglia – responsabile ClubMC Young