Boom delle auto di lusso, Ferrari e Rolls Royce cifre da record

Nella fase post pandemia il settore delle “luxury car” è uno dei pochi a non soffrire la crisi: cresce anche la domanda di SUV

il mercato delle auto di lusso non conosce crisi, nonostante l’effetto pandemia e soprattutto nonostante la crisi in cui versa attualmente il generico comparto dell’automotive

Secondo una recente analisi della società di ricerche di mercato Jato Dynamics, i profitti nel settore delle luxury car nel periodo post emergenza sanitaria sono a un livello mai registrato prima. Boom di prenotazioni di Ferrari, Rolls-Royce, Lamborghini da parte delle élite. Pezzi unici che ogni collezionista vorrebbe nel suo garage. E non sono i soli ad essere stati presi d’assalto dai ricchi del mondo.
 
Cresce la domanda di SUV
Molto venduti infatti sono anche i SUV, che confermano la tendenza del settore di lusso sempre più orientato verso la sostenibilità e l’elettrificazione, osserva Guillaume Crunelle, analista del settore automobilistico di Deloitte. In base ai dati di Jato Dynamics, nel 2020 la quota di mercato dei SUV ha superato per la prima volta le coupé, mentre le auto sportive sono ferme al 5% di vendite nel settore luxury.
 
Sempre più miliardari in Cina
Europa e Nord America restano al vertice per il mercato dei brand di lusso, ma nuovi potenziali clienti si possono trovare in Cina. Il Paese asiatico “è la regione più importante al mondo per la creazione di ricchezza – spiega Crunell – e le automobili sono ancora un segno di status molto potente”. Per Felipe Munoz di Jato Dynamics “con sempre più milionari e miliardari in Cina ogni anno, è probabile che la tendenza continui”.
 
Le vendite delle auto di lusso

Il record era nell’aria e ora è ufficiale: il 2021 di Ferrari si è chiuso con 11.155 auto vendute, pari a un aumento del 22% rispetto al 2020 (annus horribilis per il mondo auto e non solo) e del 9,18% se paragonato al 2019, quando con 10.131 immatricolazioni Maranello superò per la prima volta 10.000 “rosse” consegnate.

Un anno da incorniciare anche per quanto riguarda l’aspetto finanziario, ordini e fatturato volano: 11.155 vetture consegnate, l’utile netto è pari a 833 milioni di euro a +37% rispetto al 2020, con ricavi netti pari a 4,27 miliardi, anche in questo caso in aumento rispetto al 2020 (+23,4%) e +13,4% se si prende in considerazione il 2019.

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Una crescita che nel 2021 ha visto arrivare novità importanti da Maranello, dalla 296 GTB – la coupé che ha riportato il motore V6 sotto un Cavallino, accompagnato questa volta da un sistema ibrido plug-in per un totale di 830 CV – alla SP3 Daytona, la nuova Ferrari Icona che segue lo spirito delle SP1 ed SP2 Monza.

Rolls-Royce ha registrato i migliori profitti all’inizio del 2021, invece le vendite nel 2020 della Lamborghini hanno superato quelle del 2019.

La pandemia viaggia in Rolls-Royce nel senso che la casa di auto super lusso registra vendite record nel 2021 e per il capo dell’azienda tra i motivi principali c’e’ proprio il Covid-19, che ha portato molti potenziali clienti della scuderia a considerare che “la vita puo’ essere breve” e che quindi tanto vale concedersi i piaceri di un’auto di lusso se se ne può’ sostenere il costo.

La casa automobilistica di proprieta’ della Bmw ha detto che le vendite sono aumentate di quasi il 50 per cento a 5.586 auto, con nuovi record stabiliti in quasi tutti i continenti.  “Il 2021 è stato un anno fenomenale per Rolls-Royce Motor Cars”, ha detto il Chief Executive, Torsten Muller-Otvos.

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“Molti hanno assistito alla morte di persone nella loro comunità a causa di Covid. Questo ha fatto pensare loro che la vita può essere breve e che è meglio vivere bene ora piuttosto che rimandare a una data successiva. Anche questo ha aiutato le vendite di Rolls-Royce in modo massiccio”, ha aggiunto.

“Abbiamo consegnato più auto che in qualsiasi momento nei 117 anni di storia del marchio con una domanda senza precedenti per tutti i prodotti in ogni mercato globale”, ha aggiunto. Rolls-Royce si sta intanto preparando a lanciare Spectre, la sua prima auto completamente elettrica.
 
Il mercato del lusso “ha ancora regole e clienti molto specifici”, osserva ancora Crunelle. Secondo Munoz “i clienti di queste auto non sono stati esposti come gli altri alle ricadute finanziarie della crisi” ma “la maggior parte del problema era che non potevano uscire di casa”. Molti amanti delle auto di lusso “hanno affermato che il Covid ha insegnato loro che la vita può finire facilmente domani e ora è il momento di godersi la vita”.